Sistema immunitario, alimentazione e stile di vita

Partiamo con un concetto fondamentale: un virus, un battere, o comunque un agente patogeno, proprio come un ospite sgradito, può arrecarci danno solo se lo facciamo “entrare in casa”. L’addetto a chiudere la serratura e dissuadere eventuali intrusi è il nostro sistema immunitario e noi possiamo sicuramente aiutarlo a compiere la sua funzione. 

Il ruolo dello stress e dell’attività fisica: un soggetto depresso e ansioso ha più probabilità di essere sopraffatto dalla malattia. Questo ha una base biochimica ormonale. In una situazione di stress si produce in eccesso un particolare ormone, il cortisolo che, se questa condizione si cronicizza, ha un effetto deprimente sul sistema immunitario. Uno squilibrio di questo ormone si ha anche nello sport quando i tempi di recupero dopo lo sforzo non sono adeguati. Ecco, quindi, che anche l’attività fisica, unanimemente riconosciuta come benefica, potrebbe essere dannosa se non fatta correttamente. Stessa cosa succede quando si parla di infiammazione: un esercizio fatto bene e commisurato alle proprie possibilità ha un’azione antinfiammatoria, viceversa può essere pro-infiammatorio.

Intestino e immunità: sembrerà strano ma un ruolo da protagonista in questa partita lo gioca l’intestino. Da esso, infatti, dipende oltre il 70% della risposta immunitaria. Per questo mantenere integra la parete intestinale, le sue mucose e soprattutto mantenere in equilibrio la flora batterica che ci vive, è di fondamentale importanza.

Nel nostro intestino vivono quasi due chili di batteri e funghi e circa diciottomila genomi virali, ovvero milioni di virus! Se questo microscopico universo è in equilibrio, in quello stato definito come “eubiosi”, esso concorre in maniera positiva e fondamentale al mantenimento di tutti quei complessi meccanismi che regolano la risposta immunitaria. Sia quella aspecifica, ovvero la funzione di barriera, che quella adattativa cioè quella che si attiva per distruggere uno specifico patogeno.

Risulta quindi evidente che un intestino sano è di supporto ad un efficacie risposta immunitaria ed è importante garantire i giusti nutrienti agli organismi “buoni” che ci vivono e combattono con lui. Dobbiamo essere come un bravo giardiniere che mette il giusto terreno e concime per far crescere bene i suoi fiori. Il terreno fertile è i probiotici di cui è consigliabile l’assunzione giornaliera. Un’ottima fonte naturale sono gli estratti verdi, ovvero centrifugati di verdura a foglia cruda ma anche eventuali integratori. I cibi fermentati sono invece un buon modo per garantire il giusto apporto di “truppe fresche” e reintegrare la flora batterica intestinale; un esempio ne sono alimenti come i crauti, lo yogurt naturale e il kefyr.

Molto spesso però ci troviamo in una situazione di non equilibrio, disbiosi, cosa peraltro molto comune, che si associa ad una ridotta capacità di barriera della parete intestinale; quello che viene definita come “sindrome dell’intestino permeabile”. In una tale condizione, alcuni sottoprodotti derivanti dalla digestione di determinate sostanze, possono penetrare la parete intestinale e “distrarre” il sistema immunitario. In questo caso potrebbe essere utile ridurre drasticamente il consumo di zuccheri semplici e limitare le fonti di glutine e caseina.

Utilità dei micronutrienti e dell’eventuale loro supplementazione

Partiamo dal presupposto che una corretta alimentazione, varia e ricca di fonti alimentari adeguate e di qualità, in particolare verdura, può garantire i livelli giornalieri consigliati per i diversi nutrienti fondamentali. D’altro canto, laddove ciò è impossibile e sempre sotto controllo di uno specialista, non è da demonizzare un uso appropriato di supplementi.

Vitamina D e Vitamina C

Pur non avendo probabilmente alcuna attività curativa diretta, esse però svolgono un ruolo fondamentale e scientificamente accertato, nella modulazione della maggior parte dei processi che stanno alla base della risposta immunitaria. Garantirne un adeguato apporto giornaliero è quindi importante e sicuramente utile. 

Nel caso della vitamina D, l’esposizione al sole è importante ma altrettanto poco attuabile in questo periodo. È lecito quindi presumerne una carenza abbastanza diffusa. Lo vediamo negli atleti e in particolare in quelli di colore e che praticano sport indoor, i quali, se carenti, sono più soggetti ad infortuni. In una congrua supplementazione.

La vitamina C è particolarmente oggetto di accese discussioni. C’è chi parla di “acqua fresca” chi di “panacea”. Lasciando stare posizioni dogmatiche che nulla hanno a che vedere con la scienza, la verità sta nel mezzo e la scienza ci dice che con oltre 2500 studi pubblicati e con un alto grado di “evidenza scientifica”, possiamo affermare che “la vitamina C aiuta a mantenere un normale funzionamento del sistema immunitario”.

Micronutrienti minerali

 È importante assicurarsene un adeguato apporto giornalieri in quanto sono dei cofattori fondamentali per l’attivazione di tutti quei complessi meccanismi che stanno alla base della risposta immunitaria; in particolare lo zinco, il selenio e il magnesio.

Olio extra vergine di oliva, il “farmaco” naturale per eccellenza

Per finire vorrei spendere una parola sui benefici del prodotto principe della nostra dieta mediterranea: l’olio extra vergine d’oliva.

Un consumo quotidiano di questo meraviglioso prodotto, che deve essere però di qualità e di recente produzione, aiuta le cellule del sistema immunitario rendendole più efficienti perché i grassi “buoni” contenuti nell’olio, sono costituenti fondamentali delle membrane dei nuovi globuli bianchi che devono essere continuamente prodotti. Recentemente è stata inoltre scoperta una sostanza presente nell’olio, l’Oleocantale, che ha dimostrato avere una potente azione antinfiammatoria.

Condividi su:

marco-ballerini

Biologo Nutrizionista di Terni in Umbria. Si occupa di consulenza nutrizionale e nutrizione applicata allo Sport.

Carrello